
Il 1° ottobre 2020 è entrato in vigore il nuovo contratto collettivo nazionale per Colf e Badanti.
Molte le novità di questo contratto scaduto ormai da 4 anni.
La prima è proprio il nome da dare a questi lavoratori, non più colf e badanti ma "Assistenti Familiari".
Una vera e propria figura professionale.
Un punto focale, che interesserà molto i datori di lavoro e i lavoratori e le lavoratrici, sono gli aumenti approvati nel nuovo contratto collettivo.
L’intesa raggiunta prevede i seguenti aumenti:
un aumento di stipendio mensile di 12 euro per il livello medio B super dal 1° gennaio 2021 (questo innalza il minimo contrattuale per una persona convivente a 880 euro/mese),
un sistema d’indennità, decorrenti già dal 1° ottobre, con un importo variabile tra 100 euro a quasi 116 euro erogata in aggiunta alla retribuzione minima ai lavoratori che assistono bambini fino al 6° anno d’età e agli assistenti familiari che assistono più di una persona non autosufficiente,
a favore dei lavoratori in possesso della certificazione di qualità, inoltre, è riconosciuta un’ulteriore indennità fino a 10 euro al mese.
Altra novità impattante sull’assunzione dei nuovi assistenti familiari (ex colf, badanti, baby sitter) sono i nuovi livelli introdotti.
In sostanza sparisce la tripartizione livellare in favore di un CCNL basato su 4 livelli di inquadramento, ognuno dei quali paratrato sulla base delle competenze acquisite dal collaboratore o collaboratrice e delle mansioni che gli/le verranno affidate.
L’attenzione si focalizza quindi sulla formazione della persona e il tipo di mansione e prestazione lavorativa svolta, distinguendo tra:
- lavoratori che aiutano le famiglie nella gestione quotidiana della casa,
- lavoratori che si prendono cura di altre persone all’interno della famiglia,
- viene introdotta la figura dell’educatore formato, che accudirà in famiglia persone adulte e bambini in condizioni di disabilità e non autosufficienza.
Anche le famiglie che assumono gli assistenti familiari possono contare su alcune tipologie di aiuti. Ad esempio vengono introdotte agevolazioni per le famiglie con persone non autosufficienti a carico e hanno bisogno di assumere una seconda badante per seguire queste persone 24 ore su 14 e sei giorni su sette.
Chi invece ha necessità di assumere una badante notturna può versare i contributi previdenziali su un orario convenzionale di 8 ore, con una riduzione di 24 ore settimanali.
Siamo a disposizione per aiutarvi ad applicare al meglio questo nuovo contratto.